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Acquario


Lo spunto per parlare di tecnologia invisibile, in forma liquida ci è provenuta dalle suggestioni di Alan Cooper e Donald A. Norman.

Cooper insiste sulla dimensione “protesica” delle tecnologie cioè di strumenti talmente integrati nel nostro comportamento da non essere più percepiti come corpi estranei.
Su argomentazioni non dissimili si muove Donald Norman.

Da entrambi ricaviamo una conclusione unanime: le tecnologie devono essere inserite nel contesto di interazione umano. Altrimenti costruiamo una serie di funzioni fuse in un oggetto inutilizzabile, privo di valore per l’utente, privo di valore economico.

L’acquario e i lego sono la metafora con cui abbiamo costruito il sito e che riassume questo approccio alla progettazione.

L’acquario

L’acqua circonda i pesci, li assorbe in un unico ambiente.
Sarebbe utopistico concepire ambienti produttivi dove la tecnologia è così omogenea con le persone, ma vogliamo mantenere questa metafora come semplice termine di riferimento per descrivere due casi.

1 L’acqua (tecnologia) ci serve per indicare che l’interazione con l’uomo ( pesci) è dinamica continua, non solo: l’acqua-tecnologia penetra in tutti i processi produttivi, in tutti i prodotti…negli stili di vita.

Aboliamo la distinzione, per noi priva di qualsiasi significato, tra new e old economy e guardiamo ad un paio di calzature sportive: progettate secondo i dati di mercato raccolti in database, disegnate al cad, prodotte con fibre innovative e con materiali acquistati attraverso sofftware ERP e tecnologie per gestione e logistica, pubblicizzate e vendibili anche attraverso internet.
L’apporto della tecnologia è continuo incessante, è penetrato in ogni singolo anello della catena del valore. Nel caso descritto la tecnologia è intervenuta con successo nella organizzazione.

2 L’acqua-tecnologia è penetrata in tutti i comportamenti umani.

Osserviamo due comportamenti o meglio due passioni umane: la comunicazione coi propri simili e l’istinto ludico. Bisogni presenti in maniera multiforme e variegata in culture ed epoche diverse ma ci accomunano tutti.
Ebbene sul bisogno di comunicare si è costruita la fortuna del telefono cellulare e dell’e-mail.
Sull’istinto ludico si fonda la diffusione globale delle consolle da gioco. Non casualmente l’home entertainment è un settore tecnologico trainante a dispetto della crisi di altri settori ICT.

La tecnologia è penetrata in ogni singolo bisogno e passione umana e, sempre nei casi di successo, si è modellata in maniera proficua sulle persone e sui bisogni.

I lego

Sui lego qui non ci dilunghiamo.
Sia sufficiente dire che i mattoncini sono gli elementi della Nostra attività e della nostra filosofia, traducendo in latino il nostro modus operandi.
Che c’entrano con l’acquario ? Qui c’è il link.


Lego
 
Micromondi